22-05 -2012

 

Riflessioni   per gli allevatori   da Cascina Isola Maria

 

A  due anni e mezzo  dalla conversione biologica della nostra azienda , provo a mettere a disposizione degli allevatori dell’Apa  Mi-lo-Brianza  alcune riflessioni  che possono aiutare a modificare in parte alcune pratiche di coltivazione e di allevamento  che si praticano nelle nostre stalle e che ,in fondo ,non ci hanno aiutato nel conservare l’attività zootecnica .

 

Le stalle continuano a chiudere , nel disinteresse generale della politica , per anni ci hanno fatto credere che questo trend fosse fisiologico e che alla chiusura delle piccole e medie aziende si sarebbe contrapposto l’aumento delle grandi aziende .

 

In  realtà  questa visione ha portato all’affermazione di una mentalità di tipo agri -industriale ,meccanizzazione spinta ,rimodernamento delle strutture aziendali , investimenti massicci  nella conduzione informatica , abuso della chimica e disinformazione delle buone pratiche agronomiche .

 

Gran parte dei problemi sono stati affrontati cercando di semplificare al massimo la gestione aziendale , ridurre i costi della mano d’opera , programmando a tavolino le coltivazioni , affidandosi alla chimica , ai diserbi , ai trattamenti insetticidi e antiparassitari , per ridurre al minimo i rischi dei probabili danni ai raccolti .

 

L’uso abbondante dei mangimi ha incrementato le produzioni ma reso più dipendente dal mercato il costo di produzione del latte , la vacca ,che nella tradizione contadina era vista come fonte di sostentamento e integrazione del reddito aziendale , è diventata sempre più “una macchina per fare latte “.

 

L’assistenza tecnica ha supportato , e continua a farlo , questo tipo di ragionamenti , costruendo indici di redditività , indici genetici , morfologici , indici economici che identificano in un certo tipo di azienda quella più competitiva ed efficiente .

 

Purtroppo tutti questi sforzi , che pure hanno modificato enormemente la produttività delle nostre vacche , non sono riusciti ad evitare la crisi della nostra zootecnia , le nostre campagne sono piene di cascine dismesse , stalle abbandonate e spesso in disfacimento .

 

Questo suscita in me una profonda tristezza e con la passione che mi ha accompagnato in tutti questi anni , ho cercato , con Dario di trovare altre strade , continuando ad allevare con orgoglio la nostra piccola mandria di 50 vacche , consapevole che questo tipo di azienda , in realtà, costituisce l’ossatura della zootecnia  di nazioni europee a noi  vicine e con un PIL migliore del nostro .

 

Molto schematicamente sintetizzo alcuni progetti nati nel Parco Agricolo Sud Milano , anche con la nostra collaborazione , perché possano essere d’aiuto e di stimolo  anche in altre realtà, dando la mia disponibilità ad illustrarli con foto raccolte negli anni e con gli opportuni approfondimenti .

 

-Creazione di una guida delle aziende agricole del Parco , con particolare attenzione agli agriturismi e alle aziende multifunzionali .

 

-Creazione di un marchio ambientale  delle aziende agricole del Parco con i seguenti obiettivi :

 

–       la valorizzazione e tutela dell’attività agricola caratteristica del Parco;
– la protezione dell’ambiente;
– la salvaguardia del territorio;
– la valorizzazione del paesaggio;
– la tutela ed il recupero paesistico e ambientale delle fasce di collegamento tra città e campagna nonché l’equilibrio ecologico dell’area metropolitana;
– la promozione dei prodotti agroalimentari e la sostenibilità dei processi produttivi;
– la valorizzazione della filiera corta;
– la sicurezza alimentare.
La legge istitutiva del Parco e il Piano Territoriale di Coordinamento assegnano infatti alle imprese agricole un ruolo strategico di presidio territoriale e di concorso alla sua tutela. Lo stesso Piano di Settore Agricolo
del Parco individua come strumento per la valorizzazione delle attività agricole la creazione di marchi di riconoscimento.

 

-Creazione di un Distretto Rurale di Economia solidale la cui rete di Gruppi di acquisto solidale , ass.ambientaliste ,finanza etica , aziende agricole  collabora con il fine di sostenere e difendere l’agricoltura periurbana e il reddito degli agricoltori .

Tale distretto incoraggia la conversione delle aziende al biologico , le sostiene e le accompagna in tutto il percorso .

 

La conversione al biologico rientra nelle pratiche di “ un’altra agricoltura “ che nel nostro paese sono seguite da una buona fascia della popolazione attenta alla qualità e alla salubrità dei cibi , nonché alla salute e alla sostenibilità delle attività imprenditoriali .

 

Questo percorso ci ha dato molte soddisfazioni , dandoci la possibilità di ritornare a sperimentare nuove coltivazioni e pratiche di allevamento .

Le rotazioni colturali  possono essere di aiuto nel ripristino della fertilità dei suoli e nel risparmio dei mezzi di produzione , concimi chimici , diserbi, antiparassitari , anche nelle aziende convenzionali .

 

In sintesi abbiamo ridotto la coltivazione del mais sostituendolo con consociazioni autunno vernine che mantengono coperto il suolo vegetativo  durante tutto il periodo invernale , dando un significativo contributo al Greening e al contenimento dei mutamenti climatici .

 

Loietto e trifoglio incarnato , affienato in più tagli

Trinciato di  pisello , frumento e triticale

Erba medica fasciata

Pisello proteico

Orzo e frumento per farine

Panico

Prati  stabili

ci hanno aiutato a comporre la razione foraggera .

 

 

Il nostro latte biologico è conferito al prezzo di 48 centesimi più Iva  e la qualità ,a Igor per la lavorazione del gorgonzola bio da esportazione e una piccola produzione destinata a formaggi freschi , yogurt  e uno stagionato tipo taleggio sono lavorati da un piccolo caseificio e distribuiti ai Gruppi di acquisto e in alcuni negozi di Milano .

 

La mandria , ha guadagnato in salute e fertilità , e in parte acquistato spazi di pascolo con notevole giovamento per il benessere animale .

Il carico animale è stimato in base alla superficie aziendale e non ci sono problemi per il calcolo dei nitrati , là dove è necessario usiamo il compost prodotto nel nostro comune con gli scarti dei rifiuti vegetali raccolto con il sistema porta a porta .

 

Abbiamo stipulato accordi comprensoriali con aziende biologiche limitrofe con scambi di prodotti aziendali riducendo i costi delle materie prime

 

Disponibili ad ogni approfondimento vi saluto cordialmente

Renata Lovati    www.isolamaria.com